"Niente di quanto è successo può essere rettificato (rectified)". L'ingiusta condanna di Daniel, quella mezza vita rubata, non si cancella: il lato crime della serie può anche essere risolto, ma non c'è sentenza che guarisca un'anima.
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(david Foster Wallace)
Ho una conoscenza delle routine operative della scientifica di Las Vegas che "può solo accompagnare".
Sorrentino può non piacere, ma è possibile che la gran parte del pubblico (sopratutto italiano) non possieda i mezzi culturali per capire un'opera come "La grande bellezza"?
"La grande bellezza" è un'esplorazione vivida e brillante del patrimonio nazionale, del concetto di italica beltà, del dolce far niente, degli splendori architettonici e delle vedute più eccitanti, della malinconia del tempo perduto e del potere del cinema risorto davanti ai nostri occhi, dell'eredità di Fellini ben custodita e della moda nazionale.
In mancanza, oggi, di un'alternativa di pensiero e racconto, tocca imparare a guardare di nuovo da un occhio pigro e distratto, come il bambino di Fuocoammare, o come ogni spettatore, di fronte alla tragedia degli sbarchi a Lampedusa.
"E' così che vinceremo: non cambattendo chi odiamo, ma salvando chi amiamo"
Fuoco contro ghiaccio. Europa contro Stati Uniti. Costanza robotica contro improvvisazione (fin troppo) umana. Understatement contro overacting. Nel duello tra Bjorn e John c'è la storia del tennis moderno, ma ci sono anche gli archetipi di ogni rivalità che, dall'epica allo sport, ha scandito il confronto tra gli uomini. Alla fine è 7-7 e il vincitore non lo sapremo mai.
L'autore cileno riesce a cogliere il sogno della Camelot kennedyana, a tragedia avvenuta, dal punto di vista della vedova. Flash del passato e volontà incrollabile di perpetuare il mito, in una ricostruzione lontanissima dal biopic, dove lo smarrimento di Jackie corrisponde a quello di un intero paese.
I FILM DI FANTASCIENZA CHE HANNO SEGNATO L'IMMAGINARIO COLLETTIVO
"Parla Ripley, unica superstite del Nostromo, Passo e chiudo". Sigourney Weaver icona in slip e canotta, immortale quanto e più del mostro fallico di H.R. Giger, nello spazio dove nessuno può sentirla urlare.
I FILM DI FANTASCIENZA CHE HANNO SEGNATO L'IMMAGINARIO COLLETTIVO
"Telefono casa". Il 7 dicembre 1982, l'alieno amichevole sbarcava nelle sale. Con il muso occhiuto disegnato da Carlo Rambaldi e un cuore tutto spielberghiano.
Come si individua il male in una persona? Come si reagisce? Quali sono i confini morali della complicità?
Escobar ha una storia potente, resa eticamente interessante dalla scelta di uno sguardo, quello del giovane inconsapevole affascinato dal populismo hard di don Pablo, amato dalla sua gente e dai suoi sodali come una specie di benefattore del pueblo povero.
Un alieno giunge su un pianeta con la sua navicella. Mentre è sul pianeta i suoi compagni di viaggio ripartono lasciandolo lì. E allora l'alieno, abbandonato in un mondo che non conosce, deve trovare il modo di comunicare, telefonare a casa per far sapere che è vivo e che vengano a riprenderlo. Intanto, grazie alle sua abilità, impara a vivere sul pianeta, che subito gli sembra ostile. Finalmente la navicella dei suoi compagni torna a recuperarlo, mentre, tutto imbacuccato, vola verso la libertà.
L'affresco generazionale dei trentenni del terzo millennio ritratti in storie di tinelli e corna. In quell'anno l'odissea non è più nello spazio ma dentro le disillusioni di chi un tempo, con emiliana spudoratezza, aggiornava l'immagine ottimistica del piacione da spiaggia con il refrain <>.
Di questo film era "megl onli uan" ma invece ne hanno fatto anche un seguito. Generazione masochista.
Il tranquillo tran tran di un'isolata comunità viene rivoluzionato da un'inaspettata, sorprendente natività.
Nonostante il genitore perisca nel difficile parto, il piccolo cresce in fretta, sano e vivace. Giunto all'età adulta però, si dimostra un carattere ribelle e poco propenso al dialogo e nonostante gli sforzi entra in conflitto un po' con tutti. Il tempo passa e la natura fa il suo corso, la comunità si riduce sempre di più. Lui vorrebbe rimanere, ma l'ultima, saggia e coraggiosa componente di quel mondo ormai finito lo induce a prendere finalmente la propria strada e a spiccare il volo.
PARADISE BEACH: Blake Lively vs Megashark.
Winning is not important, it's the only concern.
(Giampiero Boniperti)
#IoStoConGabriele - A sostegno del giornalista e documentarista Gabriele Del Grande, trattenuto in Turchia dal 10 aprile scorso
"Arditi! Com'altro nomare questi baldi fiori del regime che osarono porre un imperativo categorico tra le sabbie bosceviche di Marte?"
I FILM DI FANTASCIENZA CHE HANNO SEGNATO L'IMMAGINARIO COLLETTIVO
"Il robot è quasi perfetto, gli manca solo un'anima. Ti sbagli, è meglio senz'anima". Capolavoro imprescindibile del distopico, talmente seminale da influenzare quasi ogni altro film.
I FILM DI FANTASCIENZA CHE HANNO SEGNATO L'IMMAGINARIO COLLETTIVO
"Buongiorno, signori. Io sono un elaboratore HAL 9000". Da quasi mezzo secolo, diffidiamo delle intelligenze artificiali e vedendo le sfere celesti non sentiamo che valzer.
I FILM DI FANTASCIENZA CHE HANNO SEGNATO L'IMMAGINARIO COLLETTIVO
Cinque note per stabilire il Contatto con gli alieni; un sogno cinefilo incarnato dal prof. François Truffaut.
Lui è forte, potente, amato e temuto. E si presume, vedendolo così, anche ottimamente dotato. Che non guasta. Lei è bella e fragile, svenevole e isterica. Per lui è amore a prima vista, lei lo circuisce e lo porta via, nella grande città. Un giocattolo nuovo da mostrare ai suoi amici intellettuali. Poi si stufa e molla. Lui gli intellettuali li prenderebbe a schiaffoni, ma, depresso, si lascia andare e muore. Lei uno così non lo troverà mai più.